L’esempio che trascina
Con questa iniziativa si cerca di rendere i giochi dei bambini momenti di svago e di creatività (la bacchetta magica è simbolo di fantasia e non di aggressività). Se i bambini incominciano a lasciare le loro armi di guerra… perché non lo possono fare i grandi?
Educhiamo con giochi creativi
Far cessare un po' la violenza, soprattutto in occasione del Natale e del Nuovo Anno, ci pare sia la cosa più giusta e se a far da maestri sono proprio i piccoli della terra, c'è da credere che il Natale di un bimbo che nasce, sarà la speranza di un mondo rinnovato. Il messaggio viene presentato come gioco e i bambini ne sono attori e protagonisti. Dobbiamo educare i bambini a giocare e a divertirsi senza vedere negli avversari dei nemici da abbattere. Inoltre il gioco, se può essere competitivo, deve sempre essere anche creativo. Il bambino deve essere occupato a pensare e a realizzare nuovi giochi. Allora la lettura più che i cartoni animati, i giochi creativi più che il tutto confezionato, il disegno, il suono…anche la magia, come gioco di prestigio, possono essere un vero toccasana contro la noia e l’aggressività.
Liberazione dalle dipendenze
La noia, la non creatività e l’aggressività con l’uso di giochi violenti o fortemente competitivi generano sempre forti dipendenze, che da adulto, o anche solo da adolescente, sfociano nel gioco d’azzardo o, peggio, nella droga.
Patrimonio mondiale dell’Umanità
In una società in cui è legge il consumo più che la creatività diventa fondamentale riaffermare il valore della vita umana.
Nominando i bambini “Patrimonio dell’Umanità”, significa dare la giusta importanza al bene più prezioso che abbiamo: i nostri figli e i bambini di ogni razza e religione.
Sottolineare che ogni bambino è “patrimonio dell’umanità” significa proteggere il genere umano e ribadire l’importanza di scoprire, di scoprirsi e di essere scoperti, di visitare, di visitarsi e di essere visitati, soprattutto di ascoltare, di ascoltarsi e di essere ascoltati.